Capita che mentre navighi nei boschi venusti di resinose sulle Alpi chiudi gli occhi, annusi il profumo reticolato sospeso nell'aria e immagini quanta energia sia potuta sgorgare nei cuori, nelle menti, nei corpi dei primi esseri umani che si siano avventurati in queste terre, dove i venti vengono a battersi per penitenza sulla nuda roccia, dove le acque sgorgano dalla terra con la forza delle onde degli oceani in tempesta, dove i legni si spessiscono e si piegano al peso tagliente delle nevi. Cosa avranno visto i loro occhi e quale racconto avrà dettato l'apparato dei sensi ai primi - che primi non lo sono mai stati e non lo saranno mai, poiché i primi sono tutti, la loro prima volta?
(Tiziano Fratus, Il libro delle foreste scolpite).