I popoli che abitano il pianeta Terra non sono solo animali, ma anche vegetali. Gli animali - fra i quali l'uomo è sicuramente la specie più aggressiva e pericolosa - hanno livelli di coscienza molto più bassi del popolo dei vegetali.
Stefano Mancuso (Università di Firenze fondatore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale LINV) li studia da decenni e ha stilato una Costituzione della Nazione degli Alberi che riporto in dettaglio:
ART. 1 La Terra è la casa comune della vita. La sovranità appartiene a ogni essere vivente
ART. 2 La Nazione delle Piante riconosce e garantisce i diritti inviolabili delle comunità naturali come società basate sulle relazioni fra gli organismi che le compongono
ART. 3 La Nazione delle Piante non riconosce le gerarchie animali, fondate su centri di comando e funzioni concentrate, e favorisce democrazie vegetali, diffuse e decentralizzate
ART. 4 La Nazione delle Piante rispetta universalmente i diritti dei viventi attuali e di quelli delle prossime generazioni
ART. 5 La Nazione delle Piante garantisce il diritto all'acqua , al suolo e all'atmosfera puliti
ART. 6 Il consumo di qualsiasi risorsa non ricostituibile per le generazioni future dei viventi è vietato
ART. 7 La Nazione delle Piante non ha confini. Ogni essere vivente è libero di transitarvi , trasferirsi, vivervi senza alcuna limitazione
ART. 8 La Nazione delle Piante riconosce e favorisce il mutuo appoggio fra le comunità naturali di esseri viventi come strumento di convivenza e di progresso.
Grazie a Il Manifesto (L'Extraterrestre, Settimanale ecologista) che ha segnalato questa meravigliosa niziativa!
Foto di Enrica Tedeschi